weekend lungo italiano

Giovedì era festa qui in Svizzera (credo che l'Ascensione sia festa in tutti i cantoni, correggetemi se sbaglio), abbiamo fatto il ponte e siamo andati in Italia a trovare la famiglia.

Giovedì tranquillo, siamo arrivati nel pomeriggio, e la pulcina ha fatto il suo show davanti a nonno e bisnonni.

Venerdì siamo andati a Milano, dove abbiamo scoperto i giardini di porta Venezia (bellissima meta per famiglie con bambini), rivisto dei cari amici di Lugano, girato per la città, visto la zia e lo zio, la prozia e concluso la serata con focaccia,  una birra e un ghiacciolo vicino a casa (indovinate chi ha preso cosa?).

Sabato, giornata tranquilla, parrucchiere (che mi concedo una volta ogni tre mesi), spesa da emigrante (tutto quello che qui non c'è o ti vendono a peso d'oro), rivisto una mia cara amica d'infanzia con i suoi bimbi. Poi però ho dovuto spiegare alla pulcina dei brutti concetti: mafia, terrorismo, bomba.
Non sono sicura che abbia capito bene, ma io ci ho provato. E spero di essere almeno stata capace di rassicurarla: "Mamma, ma non vengono da noi vero?", "No", "Perchè non conoscono la strada?". A volte vorrei che tutto fosse più semplice.

Domenica in famiglia. Durante la notte la scossa di terremoto è stata percepita da mio cognato e mia nonna, gli altri, per fortuna, no, siamo troppo lontani dall'epicentro. La mattina un pensiero per le persone che invece erano vicine. Mia sorella si ricorda che ha un'amica con della famiglia in zona, su internet un sacco di commenti su Facebook: "Ma questi si svegliano per il terremoto e la prima cosa che fanno, mettono un  commento su FB?", "Boh?", "Mah, ormai è così"

La sera siamo ripartiti, viaggio tranquillo, piovoso. Arrivati vicino a casa mi sono resa conto che avevo in fondo allo stomaco quella sensazione che provavo quando ero piccola e tornavo a casa dopo le vacanze. La sensazione di 'tornare a casa'. Era lì, leggera ma decisa. E prendeva un bel po' di spazio, anche se lasciava un angolino per certa malinconia per le persone e le situazioni lasciate dall'altra parte delle montagne.

Comments

  1. La malinconia è generata dai momenti felici.
    In fondo, è una fortuna quando acchiappa.

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