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Showing posts from 2011

Un paio di scarpe, oppure?

La pulcina ha tirato fuori dall'armadio un paio di scarpe che mi appartengono, rosa, con il tacco. Naturalmente la sua prima idea è stata quella di mettersele ai piedi per camminare un po' come una 'grande'. Poi però ha scoperto che, grazie al tacco, camminando sulle piastrelle riusciva a fare un bel rumore, e si è divertita a utilizzarle così, quasi come un tamburo. Più tardi le ha riempite di palline/perline colorate recuperate da una sua collana che si è rotta, e le ha trasformate in contenitori per i suoi segreti. Giocando con delle marionette per le dita, le scarpe e relativo contenuto, sono diventate piscine di palline, come quelle che si trovano in alcuni parco giochi per i bimbi. E infine, l'ultima trasformazione: mettendole in fila una dietro l'altra, ecco i vagoni di un treno!

Domenica sera

Partenza serale dalla Svizzera all'Italia. Terribilmente in anticipo alla stazione. Guardiamo le vetrine per passare il tempo. Incontro simpatico. Un signore che era particolarmente di buon umore ha intrattenuto noi e la pulcina con discorsi tra il filosofico e il faceto. Tra le altre cose ci ha parlato della sua spiccata nostalgia per gli alberi di Natale di qualche tempo fa. Questi alberi pieni di palline con colori caldi e vivaci, con tanto rosso ; un po' disordinati. Li ha contrapposti con gli eleganti, ma freddi, alberi odierni ; monocromi, dorati, o gelidi nella loro veste argentea. Un po' lo capisco. Poi al treno. Pieno (non sapevo che ci fossero così tanti italiani che passano il weekend in Svizzera, ho scoperto qualcosa), per fortuna viaggio da sola. Probabilmente ci sono persone che non sopportano lo stretto contatto con i loro simili, perchè l'accoglienza dei miei vicini di poltrona è stata quantomeno sgradevole. O forse, vedendo una - reala

Sogni

« C'era un leone gentile era al Polo Nord e discuteva con i pinguini » « Ah e di cosa ? » « Dei pesci. Dovevano salvare i pesci dallo squalo. E c'era anche una tigre gentile » « E ? » « Spostavano i pesci in un altro posto, con l'acqua. Un altro Polo Nord senza squali » « Ah ok, interessante. » « E poi... ma cosa mangiano i pinguini ? » « Ehm... i pinguini mangiano il pesce » « Ah. Ok »

Donna in carriera

Fine pomeriggio. Ci stiamo avviando verso lo spettacolo di Natale dell'asilo della pulcina. C'è un vento un po' antipatico e inizia a piovere. Lei con aria da donna matura afferma: "Che tempo! Che tempo per andare a lavorare. Per fortuna i miei piccoli sono all'asilo con la loro insegnante Winnie. Eh sì è veramente una brava insegnante, per fortuna che c'è lei". Ok, va bene che il tempo passa in fretta, ma qui esageriamo! Il resto della serata è andato bene, spettacolo carino, rinfresco gestito dal comitato di volontari che gestisce l'asilo (tutte donne tranne il presidente? Ok, ho capito, siamo in Svizzera) e una pulcina scatenata con le sue amichette (ma chi ha detto che i maschietti sono più turbulenti?). Risultato: si è addormentata come un sasso appena in macchina, per svegliarsi fresca e riposata un quarto d'ora dopo a casa.

Intraprendenza

Oggi al lavoro eravamo, in via eccezionale, sia io che la collega con rispettivi figli. La pulcina si è divertita un sacco con l'amichetto. Soprattutto visto che le due mamme erano ben occupate. Il clou della fine della mattinata è stato quando con un pezzo di lego sono riusciti a grattuggiare un gesso (di quelli per scrivere sulle lavagne), e hanno potuto quindi giocare a fare la pizza e la pasta con la farina. Indovinate io cosa ho fatto questo pomeriggio?

Birichina

La pulcina ogni sera prima di andare a letto guarda un'animazione con l'omino della sabbia. Da ieri, quando alla fine il personaggio lancia la sabbia sui bambini per farli addormentare, lei gira la testa dall'altra parte e dice, con un enorme sorriso:" Non mi è arrivata la sabbia negli occhi!"

1+1 = 1/2 ?

La pulcina ha un'amica del cuore. Stamattina erano tutte e due al lavoro da me. Mi piace un sacco vederle assieme.  Già in macchina hanno iniziato a parlare fitto fitto e raccontarsi tutto quello che vedevano. Una volta arrivati si sono appropriate dei luoghi e hanno giocato e si sono divertite autonomamente, senza (quasi) il bisogno dell'intervento di un adulto. Fanno sempre così, in effetti gestirle tutte e due assieme è molto più leggero che gestire la pulcina da sola. Oltretutto sono abbastanza ragionevoli e non prendono iniziative troppo avventate. Ok, a casa una volta mi hanno svuotato tutti i cassetti della camera della pulcina per prendere i vestiti per i loro bimbi; e un'altra volta hanno deciso di spalmarsi di olio per massaggi ma... vestite. Però insomma, di solito si limitano a tirare fuori tutti i gicattoli disponibili e a distribuirli uniformemente in ogni spazio sgombro. Oggi il momento più bello è stato quando l'amica ha aiutato la pulcina a

A letto con le galline

Cosa cambia quando si diventa genitori? (o forse quando si sono passati i trenta?) Tante cose. Ma stasera me ne viene in mente una in particolare. Non sono scioccata se un'amica mi dice che la sera prima è crollata alle 21:00 e ha dormito fino a mattina. Ecco stasera credo che potrei battere il record. Capita. PS: Questo è un po' un post di scuse per non aver aggiornato il blog molto spesso in questi ultimi giorni. Se avete rimedi della nonna per fare passare tosse/raffreddore & co ditemeli, credo che potrei provarli tutti!

Piccolo tour virtuale

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Ecco qualche dettaglio delle decorazioni che ho messo per casa con l'aiuto della pulcina. Il calendario dell'avvento - che non ho fabbricato ma ho comprato - rigorosamente riutilizzabile ogni anno. Da ieri appena la pulcina si sveglia corre qui per decifrare i numeri. È decisamente brava, basta il buon incentivo a imparare!   L'albero di Natale, decisamente vario multicolore e eclettico, per riflettere l'atmosfera familiare. Identificate anche la decorazione realizzata all'asilo dalla mia piccola artista in erba? E infine la mia riuscita personale: la stella di Natale che avevo comprato l'anno scorso, che non solo è sopravvissuta, ma ha perfino rifatto delle foglie rosse (ma non chiedetemi come ho fatto)!

Presepe versione paterna

Come avrete capito sono in fase natalizia. Tranquilli, prima o poi mi passa. Mio marito ha spiegato il presepe alla pulcina. "Allora mamma facciamo il presepe con Giuseppe" "Sì ma il bimbo si chiama Gesù" "Ma il papà mi ha detto che è il presepe di Giuseppe" Chiamo alla riscossa il marito: "Sì il bimbo è Gesù, ma insomma il personaggio più importante è il papà, Giuseppe" C'è bisogno di dire che in famiglia siamo in media un po' agnostici?

Natale

Domani è il primo di dicembre e con la pulcina oggi pomeriggio abbiamo fatto l'albero di Natale, poi abbiamo anche tirato fuori i personaggi del presepe che aveva ricevuto in regalo due anni fa. Si è divertita tantissimo. È bello vedere come certe piccole tradizioni portino tanta gioia. E domani prima casella del calendario dell'Avvento!

KO

Mia figlia ha degli anticorpi mostruosi... o forse sono i miei che sono scarsi. E' qualche giorno che la pulcina ha il raffreddore: niente di che, il naso che cola e ogni tanto qualche colpo di tosse (preferibilmente di notte, per svegliarla e farla finire nel lettone...). Io sabato sono stata impegnata tutto il giorno (ho fatto la studentessa) e da sabato sera ho un raffreddore terribile, afona, con la tosse e l'energia dimezzata (il che spiega l'assenza di novità sul blog), adesso vediamo quanto tempo mi ci vorrà per venirne fuori... Per consolarmi, condivido con voi un sito internet (francofono ma con traduzione in inglese) concepito per i bimbi e fatto veramente bene su cui la pulcina ha passato un momento questo pomeriggio (con la madre - distrutta - a fianco): questo (si arriva sulla loro boutique, perchè è con quella che si finanziano, il sito à gratuito, se fate click sul 'perchè un negozio' poi trovate anche il link al sito).

Scambi di ruolo

Stasera abbiamo scambiato i ruoli. Il papà ha rassettato e pulito la cucina e poi si è messo tranquillo a smanettare il computer. Mentre io: ho giocato con la pulcina (e quando si deve dare da mangiare biscotti a tutti gli abitanti di un grande castello e poi metterli a letto ci vuole tempo) l'ho accompagnata a lavarsi i denti l'ho accompagnata mentre guardava il suo 'Sandmann' le ho letto una storia le ho fatto compagnia per addormentarsi La piccola sembra aver gradito lo scambio, il papà anche e io pure. Da rifare ogni tanto visto che a noi piace rivoluzionare le abitudini. L'unico neo è che poi rimango alzata più tardi per scrivere il mio post.

Fantasia

Il sabato di Halloween la pulcina è andata a fare il giro dei negozi del centro che distrubuivano caramelle e regalini ai bambini travestiti. Io mi ero anche dimenticata che in un negozio aveva anche ricevuto una zucca piccola piccola. Quest'ultima era rimasta a lungo su uno scaffale della cucina. Ieri la pulcina ha affermato: "Guarda mamma la mia zucca è diventata grande! Adesso possiamo mangiarla". Ero andata a fare la spesa e avevo comprato una zucca, che avevo messo sullo scaffale della cucina in attesa di trasformarla in risotto e minestra. Ecco, ogni tanto mi piacerebbe avere ancora la fantasia di un bimbo, il loro mondo è veramente magico!

Un anno

Tempo di bilanci. Ieri era un anno che l'attività che ho aperto con un'amica esiste ufficialmente. Io non sono un granché per ricordare le date, e, per fortuna, neppure mio marito. Potete chiedere conferma a chi ci conosce; ci siamo persino dimenticati di segnarci il giorno del nostro primo incontro. Insomma, tutto ciò per dire, che se è un anno che l'attività è aperta, è più di un anno che ho (abbiamo) fatto delle scelte che mi (ci) hanno cambiato la vita, ed è forse ora di fare qualche considerazione al riguardo. Prima di tutto siamo rientrati da Lugano alla Svizzera Romanda. A parte un piccolo rimpianto per il clima (quei cinque gradi che ti cambiano la vita), sono contanta. Qui mi sono di nuovo sentita subito a casa. Ho incontrato persone formidabili (anche qualche mamma, grazie agli argomenti comuni di discussione), ritrovato vecchi amici. E la pulcina ha almeno una parte dei nonni & co. a meno di un'ora di macchina. Insomma, una scelta positiva, sono conv

Nuovo gadget

Stamattina ero in cusina a fare colazione quando la pulcina è arrivata e mi ha detto: "Il topolino sta giocando vicino al mio letto, perchè è mattina!" Vista l'ora, mi ci è voluto un attimo per ricordarmi di cosa stesse parlando. In effetti da un po' di tempo  la pulcina passa delle notti agitate, si sveglia, si alza e finisce spesso la notte nel nostro letto. I risultati sono, come dire, stancanti. Allora, per cercare di rassicurarla e darle un'idea del tempo che passa, le abbiamo comprato quest'oggetto che ha il vantaggio di associare la funzione di lucina da notte, con quella di sveglia per i bimbi che non sanno ancora leggere l'ora. Quando il personaggio dorme, si dorme e quando è sveglio ci si può svegliare. Naturalmente sono i genitori che fissano l'ora della sveglia. Il personaggio scelto  dalla pulcina in questo momento è un topolino (ci sono diversi dischi intercambiabili per i personaggi), il che spiega la sua affermazione mattutina.

Piccole soddisfazioni

Ok, lo ammetto, sono una delle mamme che mandano i figli a diverse attività pomeridiane. Il lunedì la pulcina frequenta quello che viene definito 'il corso d'inglese'. Lei adora andarci perchè il corso si tiene in una grande sala in cui i bimbi cantano, ballano, saltano, disegnano, colorano, giocano e ricevono degli adesivi; il tutto interagendo tra di loro in inglese con la supervisione di un'insegnante estremamente carina. Chiaramente non sono i 45 minuti alla settimana del corso che li rendono fluent, ma non è questo lo scopo. Prima di tutto, si deve divertire, poi si fa un po' l'orecchio, il che non è male. Già un paio di settimane fa, tornando dal corso con il papà aveva spontaneamente esclamato: "Grazie papà di avermi portato, è stato geniale !" e lui aveva dovuto ammettere che in realtà era colpa mia se la pulcina segue quel corso. Oggi poi, alla fine della lezione è uscita correndo e ha esclamato: "Mamma I love you!". La maes

Bimbi

Questo fine settimana ho fatto l'osservatrice. Tre bambini, di tre, due e un anno. Abbiamo passato il fine settimana con amici che hanno due bimbi che la pulcina conosce bene. I tre bambini insieme: giocano, riescono a emettere suoni con una quantità incredibile di decibel, si inventano giochi incomprensibili per gli adulti ma chiarissimi per loro, corrono in cerchio in cucina, corrono in cerchio in salotto e quando non fanno rumore è meglio andare a vedere perchè. Alla fine sono così stanchi che non riescono neanche a dormire. Il momento clou è stato quando la pulce, in perfetto stile parata, ha fatto il suo ingresso in salotto portando in braccio una bambola, seguita dall'amichetto che teneva un bambolotto: "Attenzione, attenzione, arrivano due genitori. Questa è la mia bimba e sono la mamma, questo è il tuo bimbo e sei il papà" Il maschietto, con l'aria di quello che è stato incastrato a sua insaputa ha emesso uno stupito : "No non è il mio bimbo&qu

Discussioni

Dopocena tranquillo, io, la pulcina e il suo papà. "E quindi pulcina dalla nonna..." "Io ero su una barca con i miei piccoli" "E la nonna?" "Era su un'altra barca. E andavamo alla città dei pinguini. E c'erano tanti pinguini e le case e i pinguini erano bravi" "E cosa facevano? Preparavano le decorazioni di Natale?" "No papà, non è ancora Natale, è troppo presto." Direi che il discorso di ieri che diceva più o meno : "Prima del primo di dicembre è fuori discussione cominciare a fare decorazioni" è stato recepito anche dal subcoscente della pulcina. Lo so, lo ammetto, mi piace fare resistenza passiva contro le influenze esterne.

La snobbina...

Tempo fa siamo andati a trovare la zia della piccola che è a Milano, e che le ha regalato delle scarpe. Parlando con il commesso, abbiamo utilizzato il nome della marca per capirci e la piccola lo ha registrato. Adesso si rifiuta di chiamare quelle scarpe con il loro nome generico, le deve chiamare con il nome proprio, con grande rammarico del padre che però la prende anche un po' in giro... Venerdì scorso quando sono andata a prenderla all'asilo una maestra molto divertita mi ha raccontato che mia figlia aveva affermato ' Io le mie scarpe le compro a Milano ' (vi lascio immaginare l'effetto tipo snob di una simile affermazione alle orecchie di un adulto), il che ha scatenato una surreale - e esilarante- discussione su dove ognuno degli alri bimbi aveva comprato le scarpe.

Comunità virtuali

Per cambiare un po' non parlerò della mia cucciola per oggi :-) Si sente tanto parlare di internet, dei rischi, del fatto che le persone che si nascondono dietro l'anonimato di uno pseudonimo forse non sono quelle che dicono di essere; è chiaro che i rischi esistono. Io invece vorrei parlare invece delle esperienze positive che ho avuto nel mondo virtuale. Chiaramente io faccio parte della generazione che ha iniziato a utilizzare internet tardi, l'utilizzo che ne faccio farebbe probilmente ridere qualsiasi ragazzo nato dopo gli anni '90. Comunque ho iniziato a usarlo intensivamente e prima che Facebook e Linkedin esistessero ero già iscritta alla mia prima 'rete' di contatti virtuali . In effetti sono anni che partecipo a una comunità online di italiani all'estero ( italiansonline ) e grazie a questo mix tra il computer e la realtà ho fatto delle bellissime esperienze, visitato posti interessanti con guide d'eccezione, e stretto diverse amicizie stab

Domande da non fare

Oggi, nel primo pomeriggio, vado a recuperare la piccola dalla suocera. Si chiacchiera del più e del meno. A une certo punto la piccola si esibisce in uno sbuffo/pernacchietta con i gomiti piegati e le mani con i palmi rivolti verso l'alto; gli occhi al cielo e l'espressione del tipo: ' Cosa vuoi che ne sappia io?'. Non ho resistito : 'Ma da chi hai imparato a fare queste cose?'; 'Ma da te mamma!' La suocera è morta dal ridere.

Perchè ci metto tanto a fare la spesa...

Perchè sono una donna diranno le malelingue :-) Ma in realtà sto parlando della spesa alimentare, non di altro. Ci metto un sacco di tempo perchè... leggo le etichette. Eh sì, mi piace sapere cosa compro e questa è l'unica soluzione che ho trovato per i prodotti che compro al supermercato. Come già ho spiegato mi piace consumare prodotti il più possibile locali e di stagione , quindi la prima cosa che guardo è l'origine dei prodotti. A volte è difficile trovare l'informazione, e spesso devo stare attenta alle indicazioni un po' vago (tipo: prodotto in Svizzera , ma la materia prima?). Poi ho deciso che voglio eliminare o fortemente ridurre l'acquisto di tutti i prodotti che contengono olio di palma. Eh sì quest'olio che è facile da produrre e a buon mercato, e che si trova ovunque. Se c'è scritto 'olii vegetali' o 'grassi vegetali' quasi certamente c'è dell'olio di palma. Ma perchè non ne voglio più comprare? Prima di tutto pe

Fine della parentesi

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Dopo un weekend quantomeno speciale (cf. foto sotto) ritorno alla normalità. Rientrando sono già riuscita a fare focaccia, pane e a utilizzare una zucca che mi sapettava da un po' per fare un paio di dolci. Domani sulla lista delle cose da fare c'è anche la spesa, così avrò l'occasione di raccontare qualcosa al proposito.
Ieri non ho aggiornato il blog perchè con mio marito ci siamo dati alla vita mondana :-) abbiamo lasciato la bimba dalla nonna e siamo andati a un concerto. Se nevica verde a pois quest'anno saprete perchè: sono riuscita a fare uscire di casa il marito. Poi, oggi, dopo aver recuperato la figlia, siamo partiti per la montagna dove affittiamo una rulotte in un campeggio alpino, e ci prendiamo una pausa (tranne che dalla tecnologia, c'è un wifi nel campeggio... non esageriamo). È bello dedicarsi del tempo, mangiare insieme tranquilli, passeggiare e passare un momento a ridere con la bimba, lontano dai luoghi e dai pensieri della vita quotidiana. Mi rendo conto che non avendo intorno i mille motivi che mi fanno correre tutta la settimana, riesco a dedicare la mia attenzione a ciò che è più importante: ho persino passato un momento a rotolarmi sul letto e a fare le boccacce con la piccola. Il fatto che ci sia un sole splendido, non guasta per niente le cose. Infine, visto che

Scriverai 100 volte...

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... 'non lascerai più dormire per più di mezz'ora tua figlia nel pomeriggio'. Ieri ero al lavoro con la piccola e, quando si è addormentata per fare la siesta, la tentazione è stata troppo grande e l'ho lasciata dormire a lungo. Sono riuscita a lavorare un bel po'. Ma ieri sera, poi, è stato impossibile farla addormentare. Io ero impegnata in cucina (mi cimentavo, tra le altre cose, con la marmellata di latte - ma nella versione francese , ), allora ho lasciato il marito gestire la situazione, ed ecco il risultato: Per chi è curioso di sapere com'è andata a finire: è venuta a letto con noi verso le 23:30, quando sono andata a letto io (eh sì, la marmellata di latte ci mette un po' a cuocere), ma poi è migrata nel suo letto verso le 2:00.

Spiazzata

La piccola ha fatto una birichinata, niente di grave ma del tipo che fa perdere la pazienza. Siccome sono al telefono con un cliente mi devo controllare. Finita la telefonata, la sgrido, ma con un tono relativamente calmo e le spiego perchè non doveva fare quello che ha fatto. Dopo due minuti arriva e mi dice: 'Grazie mamma, di avermi spiegato, così ho potuto ascoltarti.'

Mio nipote

Stamattina, occupata, mi sto preparando per uscire.  La piccola arriva e, con aria complice, mi dice: 'Ho piantato un uovo e c'è un bebé dentro'.  Mi mostra una delle scatolette che si trovano negli ovetti di cioccolata; la avvicina all'orecchio e ancora più entusiasta esclama 'L'ho sentito: ha detto mamma! E sai? Sa già saltare tanto in alto'.  A sua richiesta apro la scatola, e ci trovo un orsetto con molla di quelli che si mettono sopra alle matite: 'Nonna! Nonna!'.  Credete che mi debba già preoccupare dei capelli bianchi?

Ritorno a casa

Cosa c'è di più bello di scendere da un treno per ritrovare una piccola entusiasta di rivedere la sua mamma ? Il fatto che quest'ultima nonostante il weekend e il lunedì vissuti con un ritmo allucinante, ha ricaricato le batterie ed è pronta a dedicarsi a lei e al marito al 100% per le ore seguenti.

Fortuna?

Discutendo in treno mi è stato detto: 'Oggi per far funzionare una famiglia ci vuole fortuna'. Ok, un po' di fortuna ci vuole, per tutto; però non è la prima cosa che mi viene in mente quando penso a far funzionare una famiglia. Penso a un mix di amore e paragmatismo, di concessioni e dialogo, di rispetto, di condivisione e di spazi personali. Bisogna soprattutto trovare un equilibro (o degli equilibri). Sono probabilmente stata fortunata perchè ho incontrato mio marito, ma allo stesso tempo, l'ho scelto come partner di vita perchè ho riconosciuto in lui le caratteristiche che ci fanno 'funzionare' bene assieme. Ho un certo carattere (ehm), voglio vivere la vita in un certo modo, lavorare, fare le mie esperienze, e lui è contento di aiutarmi, assecondarmi, incoraggiarmi e sostenermi. Ho trascinato tutti a Lugano per lavoro, e lui è stato felice di stare a casa con la nostra bimba; siamo tornati in Romandia, e ho iniziato un'attività in proprio, e lui si

In viaggio

Quando si è genitori, si riscoprono i piccoli piaceri della vita. Complice un marito che non ha voglia di muoversi per il weekend, e che non teme di rimanere solo con la figlia per qualche giorno, oggi sono partita a Milano da sola, ritorno previsto: lunedì sera. Ho preso il treno e ho riscoperto il piacere di muovermi fluidamente (nonostante la valigia e la borsa), di dormicchiare, leggere e chiacchierare con i compagni di viaggio, senza preoccuparmi di perdere per strada, o annoiare, con conseguenze rumorose, una treenne. Tre ore di tranquillità, tutte per me. Non mi sono quasi alterata neanche di fronte alla sostituzione,  per via di qualche guasto non meglio definito, del mio bel treno internazionale con posto prenotato con uno dei pezzi da museo che le FFS riservano ai percorsi regionali della Svizzera Romanda. Ho persino visitato le toilette del treno un'unica volta durante tutto il viaggio. E la cosa più bella di tutte è che so che i due che sono rimasti a casa

Un piccolo terremoto

Tre anni, quasi quattro ed è grande, indipendente. 'Guarda: sono alta così', dice, mettendosi la mano sulla testa per misurarsi. 'Verso io l'acqua', 'faccio da sola', fiera di ogni piccola conquista. Ogni gorno è vissuto intensamente; riempito di nuovi giochi, di idee, invenzioni, amicizie incondizionate. Poi, in un attimo, si ferma e mi guarda, seria, seria, pronta a rivelarmi la sua scoperta  : ' Mamma, ma io ho bisogno di te'.

Comprare locale

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Una riflessione che porto avanti da un po': come consumare cibi locali e di stagione (che non hanno fatto viaggi di tanti km prima di arrivare da me). Prima cosa: ricordarsi che esistono le stagioni. Non ho voglia di compare pomodori in serra anche se coltivati vicino. Non è facile, soprattutto con i supermercati che propongono un sacco di prodotti tutto l'anno, anche le fragole o gli asparagi (a proposito, guardate un po' cosa propongono - in francese, sorry- delle persone da queste parti) . Adesso abito in campagna, ed è un bel vantaggio;basta guardarmi intorno e osservare. L'orto dei suoceri non è male per ricordarsi, soprattutto per le cose che mi piacciono (altrimenti poi finiscono :-) ). Per chi non ha questa fortuna, ci sono i caledari su interenet come questo . Seconda tappa: trovare i prodotti! Nella Svizzera Romanda ci sono dei contadini che propongono di consegnare a domicilio dei cesti di prodotti di stagione ( qui la lista ). Se ho capito bene, ma non

Perchè amo Losanna

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Perchè in un tardo pomeriggio d'autunno, dopo una giornata passata con persone simpatiche mi ritrovo davanti questo: E pensate io sia folle se vi dico che, sotto questo angolo, mi piace anche la torre Bel-Air?

La televisione

Ok, sappiamo tutti che la television fa male. Troppa televisione uccide l'immaginazione, fa ingrassare et uno étude recente dice che un'ora di televisione ci toglie 22 minuti di vita! ( qui il commento del critico televisivo del Corriere della Sera) Malgrado tutto, io apprezzo l'uso moderato (per vedere qualche trasmissione di qualità) di questo elletrodomestico. Più che alla televisione classica, mi riferisco a una specie di ibrido tele-computer (mamma mia !) che necessita una buona connesssione a internet. Ho anche un account Zattoo che mi permette di vedere la tlevisione in diretta, e utilizzo i siti internet delle reti televisive per rivedere quello che mi interessa. Non voglio fare la lista di tutto quello che guardo (prima o poi...) ma ecco qualche link che mi piace davvero. Mi piace il sito web della Rai . Ho potuto vedere delle trasmissioni che hanno orari incompatibili con i miei ritmi. Per esempio il Commissario Montalbano ,  Report (una delle rare trasmi

Post di mamma fiera

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Ecco l'utltima creazione artistica della mia cucciola di tre anni e mezzo e qualcosa... So che è perchè è mia figlia e quindi il mio giudizio non è assolutamente obbiettivo, ma a me piace tantissimo e mi mette di buon umore, allora condivido! Buon fine settimana a tutti!

Swappare

Un post a proposito di un  sito web che mi piace molto. Swappare è economicamente e ecologicamente interessante. Lo scopo è quello di fare degli scambi in comunità e per poterlo fare è stato creato lo 'swap' moneta virtuale (non convertible in nessuna moneta reale). Si può così dare una seconda vita a oggetti che sarebbero buttati via o che rimarrebbero in fono a un armadio, in solaio, o in cantina a prendere polvere. È anche possibile fornire dei servizi, mettere a disposizione delle competenze e affittare gli oggetti. Charamente funziona anche al contrario, per chercare qualcosa. L'idea è simpatica, c'è un controllo dell'identità di una categoria degli utilizzatori (quelli 'validi') e un sistema di valutazioni reciproche che aiuta a sentirsi un po' più sicuri quando si swappa. Ma per sapere bene come funziona meglio andare qui . Io l'ho provato e mi è piaciuto. Lo riutilizzerò sicuramente.

Logiche

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Oggi pomeriggio: 'Sono un autolavaggio' (ok, l'ha detto in francese ma il senso è quello, e da notare la pistola ad acqua) Stasera a tavola: la piccola dà da mangiare alla bambola che tiene teneramente in braccio perchè 'È piccola'. Maldestramente, con la sola mano libera, prende un pezzo di cibo troppo grande e caldo. Rapido intervento paterno 'È troppo caldo bisogna soffiare, altrimenti brucia' rispposta con aplomb britannico: 'Mais elle fa finta' (il francese ci vuole perchè ha fatto la frase mista, e il concetto di 'fare finta' lo esprime in italiano...no comment). Però quando la bambola vuole una caramella o un dolcetto, non so perchè, ma non fa mai finta.

Nonne in affitto

Ecco, se come me siete grandi fruitori di news online, vi sarete sicuramente imbattuti su una discussione su questo sito che propone di usufruire di una 'nonna in affitto'. Sicuramente, grazie alla loro esperienza, tranquillizzano non poco i genitori apprensivi, ma non si limitano a badare ai pargoletti, si possono occupare anche di animali domestici e gestione della casa. In effetti molte famiglie oggi non hanno nonne disponibili e a portata di mano. D'altronde, piccola parentesi personale, non ringrazierò mai abbastanza mia suocera, senza la sua disponibilità e il suo aiuto non avremmo mai potuto fare certe scelte di vita, in un paese come la Svizzera (per capirci, diciamo che le politiche di aiuti e supporto per le famiglie non sono quelle dei paesi scandinavi). Poi immagino che sempre più donne over-50 cercano opportunità di lavoro, e non sono forse la categoria che lo trova più facilmente nel mercato di lavoro tradizionale. Vedremo tra quanto questo business sarà

Sviluppi

La piccola cresce.  Adesso mangia l'insalata. A meno che siate senza figli o abbiate il rarissimo modello 'odio i dolci, adoro la verdura', immaginate sicuramente quanto questo sviluppo sia apprezzato. Stasera davanti al piatto, mentre addentava una foglia ci ha spiegato: 'Sono una tartaruga' e poi : 'Tu sei papà tartaruga e tu mamma tartaruga'. Direi che i giochini per associare gli animali agli alimenti sono stati utili!

Una serata diversa

Ieri sera sono andata a teatro con il maritino, e mi sono ricordata l'importanza di una serata diversa. Tra essere mamma, gestire un attività in proprio e il resto spesso mi dimentico di respirare. Ecco, ieri grazie ai nonni disponibili (faremo loro un monumento, uno di questi giorni), ci siamo ritrovati per un po' di nuovo in coppia e la serata è stata davvero piacevole. Complice uno spettacolo simpatico ( questo ) in un luogo suggestivo ( questo ) e il tempo splendido la serata è volata. E anche l'incredibile contentezza oggi di riabbracciare la piccola, non guasta.

Lo scivolo

Ai parchetti con la piccola, tre anni, naturalmente calamitata dal magnifico scivolo altissimo con infingarda scala a pioli, previsto per bambini atletici e possibilmente con quei cinque centimetri in più d'altezza. Lunga trattativa : 'Ti aiuto a salire una volta' , 'No voglio tantissime', 'Diciamo due' etc.; siamo arrivate a un'accordo, l'avrei aiutata quattro volte, poi a casa. Finalmente in cima allo scivolo, ecco che lei si scompone, piange, urla: 'E alto', 'Non ce la faccio', 'Voglio andare a casa'. Tentativi di rassicurare, minacciare, urlare, calmare, tutto inutile; i vicini del parchetto penso abbiano apprezzato gli schiamazzi. La bimba è incrodata, terrorizzata, praticamente isterica. La scala a pioli è infida anche per le mamme non-atletiche (e che non hanno quei fatidici cinque centimetri d'altezza in più), recuperarla da lì è praticamente impossibile. Colpo di genio: la mucca grigia (al seguito, nonostante

Vacanze e ritorni

Ok, avevo promesso un secondo post vacanziero, e ho messo un po' di tempo per scriverlo. In effetti pare che il ritorno dalle vacanze non sia una cosa così anodina, come dice questo articolo e sono pienamente d'accordo. Insomma ormai le vacanze sono solo un ricordo, come sempre sono tornata più stanca del previsto ma anche ricaricata. Per una volta volevamo fare vita da spiaggia, invece ci siamo arrampicati su castelli catari, visitato abbazie, città e paeselli; ci siamo persino sacrificati a degustare del vino :-) per via del tempo inclemente. Immaginate: bellissima spiaggia di sabbia, sole mare e... vento da nord che fa scendere la temperatura dell'acqua a 17 gradi. Ma non è tutto; peeling gratuito grazie ai chili di sabbia sollevati a 1 metro d'altezza. Per i bimbi, non esattamente il tempo ideale, uno dei tentativi di passare tempo in riva al mare è stato decisamente compromesso da una crisi di panico di un duenne e di una treene terrorizzati dal vento. I castel

Vacanze...

Per chi si è chiesto che fine avessi fatto, la spiegazione è nel titolo. Luglio è stato un mese influenzato dalle vacanze, inizialmente quelle degli altri e per le ultime due settimane le mie. Poi i primi giorni di agosto sono stati necessari a riprendermi! Avere un negozio permette di riflettere sui fenomeni sociali, e rendersi conto come, a volte, ci si fa delle ideee errate delle cose. Per me luglio è il mese per eccellenza delle vacanze scolastiche, almeno qui in Svizzera, quindi, logicamente, un buon mese per ridurre l'orario del negozio, poi chiudere e andare in vacanza. Ecco sembra che qualcuno abbia voluto apposta dimostrarmi il contrario... siamo state impegnatissime per tutto il mese (tranne l'ultima settimana, eravamo chiuse). Non fraintendetemi, è stato geniale! Ho adorato questo mese e quest'effervescenza, è stato gratificante. Ma sommate a questa effervescenza i preparativi delle vacanze, il ritardo cronico creato dalla mia procrastinazione, una

Cambiamenti

Ok, lo ammetto, il tran tran quotidiano mi annoia. Negli ultimi 4 anni ho: cambiato lavoro lavorato a Zurigo avuto una bimba lavorato un po' nella Svizzera romanda traslocato con la famiglia a Lugano per lavorare li ri-traslocato in Svizzera romanda mollato il lavoro per aprire una boutique di prodotti naturali per bimbi/genitori con corsi di massaggio bébé etc. Ecco da quando mi sono lanciata in quest'ultima attività il tran tran non so più che sia... almeno mio marito non rischia più il terzo trasloco in tre anni. Poi è diventato facile spiegare agli altri quello che faccio: mio papà dice che adesso 'vendo pannolini' (lavabili, è vero); mio marito è sconvolto da quella che chiama 'una trasformazione in una perfetta donna di campagna' (solo perchè mi diverto a fare marmellate e altre cose nel tempo che non ho); qualcuno è rimasto orripilato da un tale spreco di diplomi; qualcun'altro ha colto lo spirito dell'iniziativa. Io oscillo tra il d

Weekend in giro

Mia figlia è una fan di trasporti in comune. Una piccola ecologista in erba, o un futuro ingegnere dei trasporti (ehm, insomma...)? Venerdì sera, partenza verso le 18:30 per arrivare a Milano alle 22:40, il tutto rigorosamente in treno. Gli adulti erano calmi e sonnolenti. Per più di 3 ore la piccola entusisata ha chiacchierato, osservato, commentato, interrogato ("Perché il signore dorme?" "Tu perchè dormi di solito?"), saltato, giocato. In arrivo nella stazione di Milano più di un viaggiatore è rimasto stupito da come la piccola fosse ancora sveglia come un grillo. Il giorno dopo, un mantra dal mattino presto: "voglio prendere il tram". Indovinate cosa fanno tre adulti e une bimba in un caldo sabato pomeriggio milanese? Giusto: fanno un giro in tram fino a piazza Duomo!

Ho due mucche grige

Premessa: la mia cucciola di tre anni ha da tempo un peluche 'speciale' quello che serve a dormire e a calmarsi e consolarsi: la mucca grigia (il colore deriva dall'utilizzo). Questa mucca proviene da una famiglia numerosa e ha diverse gemelle. Queste ultime però essendo state meno utilizzate sono chiamate le mucche bianche . Quindi la mucca grigia è unica e speciale. Ieri sera la mucca grigia è stata dimenticata al negozio di mamma. Vi lascio immaginare la situazione di crisi. Poi una mucca bianca ha abilmente sostituito la sorella (che si è presa una vacanza) e la nottata è passata senza troppi problemi. Stamattina mia figlia mi guarda e mi dice: "sai adesso anche questa mucca è diventata una mucca grigia". Io stupita, acconsento e lei: "Per ciucciarsi il pollice" (e adesso non parlatemi del dentista, per favore); e aggiunge: "Così adesso ho due mucche grige, prima ne avevo solo una" Per dirla con le sue parole, la mia bimba è sempre

Si comincia...

Eccomi qui, come altri, con tanta voglia di raccontare (un po') la mia vita e le sue particolarità. Ed ecco ciò che vorrei condividere con voi, - per ora ipotetici - lettori di questo blog Qualche racconto di una vita un po' particolare, in equilibrio tra mondi diversi; una donna, mamma e ingegnere meccanico che ha lasciato un buon lavoro "tecnologico" (non oso dire tecnico) per  aprire un negozio ( dove vende pannolini , queste mamme... ) ma solo per vivere appieno la sua voglia di fare qualcosa per l'ecologia, per condividere una certa visione dell'essere genitori e famiglia e per la voglia di dare un certo futuro (e un certo esempio) a i suoi figli sua figlia. Sono Italiana e Svizzera  e ho girato un po' la confederazione (vedi il mio blog -chiuso- su Lugano), e, per completare il tutto, sono finita a vivere in un paesino di campagna, io che ho sempre amato la (e vissuto in) città. Troverete qui i miei trucchi per conciliare (o no) lavoro e