Calendario dell'avvento alternativo

Qui in Svizzera, ma credo ormai ovunque,  i calendari dell'avvento diventano ogni anno più fantasiosi e costosi. Un tempo c'erano le finestrelle con cioccolato, poi hanno iniziato quelli a tema, con giochi dietro le finestre, poi hanno inventato quelli per gli adulti, con la birra o i tè o altro. Noi quest'anno abbiamo deciso di fare diversamente. Un po' per ecologia: tutti questi imballaggi e oggetti relativamente utili, un po' per praticità : tra un po' usciamo noi dal nostro appartamento, un po' per risparmiare : quanto costano tutte queste cose!

Dopo aver pensato al calendario dell'avvento invertito (ovvero a mettere un oggetto ogni giorno da regalare a persone che ne hanno bisogno) e avere scartato l'idea (preferisco fare beneficenza in maniera diversa), ho deciso di fare un calendario non materiale ma con momenti e esperienze da fare in famiglia. Mi sembra anche in tema con la filosofia del periodo... E il tempo è l'attenzione sono preziosi. Ho quindi preparato dei biglietti con numero da 1 a 24, e previsto delle attività come: fare i biscotti di natale, andare in un museo; ma anche : leggere una storia, o farsi semplicemente una coccola, perché non tutti i giorni avremo il tempo per fare di più tra lavoro, scuola, attività...

I miei bigliettini. Semplici, ma se si vuole ci si può impegnare di più, fare forme, colori etc. :-)

Non è stato facile trovare delle idee e non so quanto sarà facile mantenere la motivazione e fare quello che ho scritto anche se siamo stanchi, anche se siamo di corsa. Ma già provarci sarà bello. E scrivere i biglietti con penne colorate, fare dei disegni e organizzare, mi è piaciuto. 

I figli sono motivati. La numero uno mi ha dato un'idea per il packaging. Io pensavo semplicemente di mettere i biglietti in un calendario con sacchetti di stoffa, lei ha proposto di fare con dei vecchi giornali una palla di 24 strati, uno per biglietto. Ogni giorno si toglie uno strato e si prende il biglietto. Un po' come scartare un regalo al giorno!

Il risultato finale, con il tocco artistico della figlia