Di addii e di ricordi

Se devo raccontare cosa mi è successo in questi mesi di assenza da queste parti, non posso non parlare di mio papà.

Le mie due ultime estati sono state decisamente complicate, e l'anno in mezzo anche. Certo molto più per lui che per noi. Però lui era forte.

Era forte ma purtroppo non sempre basta. E così a giugno quest'anno è arrivato il momento in cui abbiamo dovuto salutarlo. Lui ha lottato molto, sempre con grande ottimismo e senza darsi per vinto; nonostante tutto. E grazie a questo abbiamo guadagnato un altro anno con lui. Abbiamo avuto tempo per prepararci. Sempre che prepararsi sia possible.
Abbiamo avuto tempo perchè mio figlio e mia nipote potessero almeno conoscere un po' meglio il loro nonno. E mio figlio quando lo vede in foto lo riconosce. Se è sul computer cerca di 'cliccarlo' per parlargli. Chissà se davvero si ricorderà ancora di lui tra qualche anno.
E lui ha avuto tempo di sapere qualche bella notizia in più, e ha avuto tempo per preparare i suoi addi. Perchè sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento.

E ora non so bene come mi sento.
Forse sono troppo abituata a chiudere la porta sui miei sentimenti riguardo a queste cose. Qualcuno mi ha detto che sicuramente starà bevendo un caffé con mia mamma e un loro caro amico che se ne sono andati ancora più prematuramente di lui. Ecco; invidio chi riesce ad avere questa sicurezza.
Di sicuro lui, come tutte le persone che sono state amate, non se ne andrà mai davvero. Lo rivedo negli occhi dei suoi nipoti, in certi atteggiamenti di mia sorella. In me a volte (e non solo in positivo...). Lo riscopro nei racconti che i suoi numerosi amici e colleghi hanno condiviso con noi. Lui resterà anche per l'influenza che ha avuto sulla vita di ognuno di noi, come mia mamma.

Ciao popi.  

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