Domenica sera
Partenza serale dalla
Svizzera all'Italia.
Terribilmente in
anticipo alla stazione. Guardiamo le vetrine per passare il tempo.
Incontro simpatico. Un
signore che era particolarmente di buon umore ha intrattenuto noi e la pulcina con discorsi tra il
filosofico e il faceto. Tra le altre cose ci ha parlato della sua spiccata
nostalgia per gli alberi di Natale di qualche tempo fa.
Questi alberi pieni di
palline con colori caldi e vivaci, con tanto rosso ; un po'
disordinati. Li ha contrapposti con gli eleganti, ma freddi, alberi
odierni ; monocromi, dorati, o gelidi nella loro veste argentea.
Un po' lo capisco.
Poi al treno. Pieno
(non sapevo che ci fossero così tanti italiani che passano il
weekend in Svizzera, ho scoperto qualcosa), per fortuna viaggio da
sola.
Probabilmente ci sono
persone che non sopportano lo stretto contatto con i loro simili,
perchè l'accoglienza dei miei vicini di poltrona è stata quantomeno
sgradevole. O forse, vedendo una - realativamente - giovane donna,
alcuni personaggi non riescono proprio a evitare toni sgradevolmente
paternalistici. Io stanca, di domenica sera, sono troppo sensibile
(o irascibile?).
Preferisco ricordarmi
del signore degli alberi di Natale.
Io a dir la verità ho nostalgia dell'albero di Natale vero che facevo quando ero piccola... sento ancora il suo profumo!
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