Per chi si fosse chiesto, come mai ero così latitante; come mai non commentavo più così spesso e dove fossi finita, ecco una piccola spiegazione. In questi ultimi tempi ero un po' impegnata in un progetto privato, e ora, passato il primo periodo più delicato posso parlarne anche qui: ecco, a ottobre, se tutto va bene, la pulcina avrà compagnia. In questi ultimi tempi ero stanca, stanca e ancora stanca, andando a letto in media alle 21:00 non mi rimaneva molto tempo per bazzicare su internet. In teoria ora dovrei essere più in forma. Se poi la primavera si decidesse a stabilirsi per più di 3 giorni di fila da queste parti (ieri mi sono svegliata con la neve, e mercoledì invece c'erano 26 gradi...) magari sarebbe ancora meglio.
Il meteo migliora e la voglia di uscire aumenta. Stiamo riscoprendo i paesaggi non lontani da casa, che permettono di apprezzare la natura rispettandola, con lentezza, con consapevolezza e poco stress. Abbiamo fatto la passeggiata venerdì prima di Pasqua, i bambini erano ufficialmente in vacanza e il marito in weekend. Abbiamo deciso di partire in direzione di Bercher che si trova nel Gros de Vaud, l'ultima stazione del tenino regionale chiamato LEB che prende il nome dal fatto che il suo percorso va da Losanna a Bercher passando da Echallens, e abbiamo fatto un giro lì attorno, di circa 6-7 km. Abbiamo attraversato il villaggio di Bercher, apprezzando i giardini con gli alberi in fiore, le primule, i narcisi e i primi tulipani, pou ci siamo diretti per prima cosa verso la chiesa che si trova un po' fuori dal paese ma da cui si gode una bella vista sulla campagna. Tornati su nostri passi in direzione del centro del villaggio, abbiamo seguito le indicazioni gialle per i senti...
- Mamma, guarda! Come si chiama quest'insetto? - In francese non so più, quando ero piccola li chiamavamo 'diavoletti' perchè sono rossi. - Ma sono rossi per dire 'non mangiarmi, sono velenoso' aspetta il nome comincia con la K... non so più. - Non saprei. - Aspetta mamma che guardo nei cassetti della mia memoria... là là là... ah no questo è quello della musica. Ah uffa quello degli incubi... si vuole aprire sempre quello. Ah devo cercare ancora... Hai visto, il disegno sul suo dorso sembra un viso! In po' più tardi nell'ascensore - Mamma c'è l'armadio delle paure che si è aperto, devi stare con me. E il piccolo filosofo prima di dormire: - Mamma sai, è normale che mangio tanta carne, perchè forse prima ero un dinosauro che è morto e mi sono reincarnato in me!
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