Festa nazionale Svizzera

Oggi è il primo agosto, quindi festa nazionale qui in Svizzera. Oltre al Natale è probabilmente l'unico giorno in cui si è sicuri che è festa davvero dappertutto in questo paese fatto da cantoni che fanno tutti un po' quello che vogliono.
Nel paese dove vivo tutti hanno decorato le case con varie bandiere e bandierine della Confederazione e dei cantoni. Sono spuntate come funghi stamattina e spariranno domani. Però mi piace questo patriottismo discreto.

Sono rientrata dal giro in Italia, (e come vedete, torno online) ma non mi sono ancora rilassata, e ogni volta che qualcuno mi chiede 'Come sono andate le vacanze?' avrei voglia di avere una bacchetta magica per spedirli in una realtà parallela con: 35 gradi all'ombra, 40% di umidità, niente aria, zanzare tigri ovunque, nipote quattordicenne e figlia quattrenne al seguito da intrattenere, visite in ospedali e case di riposo obbligatorie, etc.  Per poi chiedergli: allora, felice di essere in vacanza?

Ok, non è stato così male, ho esagerato i lati negativi; c'è anche del positivo.

La pulcina, si è fatta contendere dai vecchietti di una casa di riposo (e si è tenuta ben stretta alla mamma per non farsi portare via), si è fatta calcolare da un sacco di parenti, ha fatto dei bagni in vere vasche da bagno, è andata a letto tardissimo, ha mangiato un numero imprecisato ma notevole di gelati e di ghiaccioli, ha rincorso i piccioni in piazza Duomo con un caldo assurdo (fino a diventare paonazza), ha fatto un giro in tram e ha pianto quando ha lasciato il nonno e gli zii, non voleva partire: "Siamo stati troooppo pooco!"

Io, nonostante il tour de force, sono riuscita a tagliarmi i capelli, farmi la ceretta, mangiare un fantastico gelato e un'ottima pizza, prendere l'aperitivo sui navigli, e infine fare shopping.
E soprattutto, la cosa che mi fa più piacere e per cui valeva la pena affrontare tutto il resto: ho passato del tempo con le persone care (popi, sorellina & co.) e sono persino riuscita a sentire un paio di amici per telefono.

La nipote sembra essersi divertita nonostante le 30 punture di zanzara (il repellente per zone tropicali su di lei sembrava attirarle) e la cuginetta alle calcagna (cercava di seguirla anche in bagno).

Insomma, c'è di peggio. Ma l'energia mentale per ora si è ricaricata solo un po', urge presa per ricarica rapida.

Comments

  1. Eh, se non ci sei più abituata, il caldo diventa insopportabile.
    Comunque, fa bene incontrare i parenti che non vedi da un po'.

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    1. In effetti ho davvero perso l'abitudine... soprattutto l'unidità mi uccide, e il caldo di notte.
      Sì i parenti è bello rivederli

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  2. Be vedo che non sono l'unica che aspetta di andare il Italia per tagliarsi i capelli! e non parliamo della ceretta!
    francesca

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    1. Eh si, non sempre mi trovo bene qui altrimenti; e poi per la ceretta, non ti dico i prezzi!

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  3. Ossignore.. il caldo... solo la parola mi fa star male...sto sognando la montagna con tutte le forze.. non tollero più il caldo umido e appiccicoso di Firenze!!!
    Bacio!

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    1. Capiso! Firenze è anche peggio di Milano se mi ricordo bene.
      Un bacio anche a te!

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  4. È vero il caldo ti uccide e le zanzare ti danno la mazzata finale, per non parlare dell'umidità... Però quando ho vissuto in Germania e queste cose in agosto non c'erano proprio,insomma, mi sono mancate!!!

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    1. mmm mi sa che sono diventata troppo svizzera. L'afa un po' sì, mi manca anche, ma le zanzare, no quelle proprio no! :-) Però c'è da dire che le 'tigri' sono un'importazine recente. Quelle tradizionali erano tutta un'altra cosa in effetti!

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