Criceto (s)bloccato

Da qualche settimana non riesco a concentrarmi abbastanza per scrivere o per leggere. Ho reagito in maniera piuttosto rapida e forte alla situazione di crisi attuale. Pur cercando di filtrare le notizie e non farmi troppo sommergere dalle informazioni, ma mi rendo conto che nelle ultime settimane il criceto che corre nella mia testa ha fatto uno stop improvviso, o forse si è messo a correre talmente veloce da sembrare fermo. Non penso di essere l'unica persona ad aver reagito così, ognuno ha il suo modo di gestire la situazione. Da quando hanno chiuso le scuole anche qui in Svizzera, ho piano piano ricominciato a riprendere il contatto con la vita quotidiana, anche perchè avere i bimbi a casa da gestire ha reso necessario riprendere il controllo.
Ci siamo creati un certo equilibrio, mi sono obbligata a dare un ritmo alle mie giornate, prima per i figli e poi anche per me. All'inizio abbiamo cercato idee per studiare, muoverci, divertirci e comunicare in questa situazione in cui è necessario stare in casa.


Abbiamo pulito il balcone, cucito pupazzi, fatto biscotti, giocato a tris, comunicato con Whatsapp, Skype, Zoom e qualsiasi altro strumento tecnologico a nostra disposizione. Poi ho pian piano ricominciato a studiare per i miei corsi all'università, sono riuscita a concentrarmi per più di dieci minuti di fila. Ora sono qui a scrivere.
Giorno dopo giorno si va avanti, so che tutto questo finirà ma devo dire che non riesco ancora a proiettarmi in quel futro per decidere cosa farne.
Cerco di utilizzare questo tempo anche per rendermi conto di alcune cose. Prima di tutto della mia fortuna di vivere dove vivo, in un appartamento in cui il marito può avere il suo spazio per lavorare e noi per vivere senza disturbarlo in quelle ore. In un posto vicino a un bosco, con i negozi fondamentali a portata di mano. Con tante persone care che posso contattare grazie alla tecnologia e che stanno piuttosto bene.
Cerco di concentrarmi sulle cose positive: la solidarietà di tutti i tipi, un senso del tempo ritrovato, i bimbi che non si menano per una mezza giornata nonostante la convivenza forzata, anzi, giocano assieme, l'inventività e le storie di eroi del quotidiano o di artisti che trovano il modo di condividere tanto nonostante le difficoltà.
Il fatto di essere una famiglia un po' geek devo dire che aiuta, abbiamo dimestichezza con la tecnologia e strumenti a disposizione per tutti.
Le notizie tristi arrivano comunque, ci sono, lo so. E so anche che non tutti sono privilegiati come noi. Questa situazione avrà sicuramente molte conseguenze, di diverso tipo. Ma nonostante questa consapevolezza ho deciso di fare il possibile per non bloccarmi più. Anche perchè è inutile. E allora si guarda un vecchio film, si fa ginnastica insieme in salotto, si tirano fuori pennelli e colori, si osserva la primavera che scoppia intorno a noi, si balla, si manda un pensiero a tutti quelli che sono in prima linea, si fa una telefonata a un'amica per parlare un po', ci si scambiano informazioni su cosa fare con i bimbi e qualche video per ridere. Si va a avanti e si riflette a quello che si può fare per essere utili; anche se è solo stare a casa, è già qualcosa.

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